Chi saranno i prossimi italiani a sbarcare in NBA?
Chi prenderà il posto dei vari Gallinari e Belinelli?
Giovani azzurri, il futuro è nelle vostre mani!
Non stiamo più nella pelle: da mesi ormai non vediamo l’ora di sapere quali saranno i giovani azzurri che finalmente avranno l’onore di calcare i parquet NBA. In principio furono gli apripista Rusconi ed Esposito, poi toccò ad Andrea Bargnani con i Toronto Raptors ed infine fu la volta del trio Gallinari-Belinelli-Datome. E domani? Domani sarà la volta Nico Mannion, playmaker tra i più forti della NCAA con la maglia dell’Università di Arizona, che a detta di alcuni dovrebbe finire tra le prime dieci chiamate del prossimo Draft. Addirittura? In effetti tale affermazione appare anche a noi decisamente ottimistica: se tutto va bene, Nico potrebbe essere preso in considerazione come 21a scelta,e non sarebbe comunque male. D’altronde la classe, seppur acerba, c’è: se potete, fatevi un giro sul web e guardate cosa sa fare questo ragazzo con la palla in mano e stupitevi. Non vogliamo esagerare ma ci ricorda, nel suo modo di smistare i palloni, un certo Steve Nash. Stiamo esagerando? Chissà…Oltre a Nico Mannion, da monitorare con attenzione c’è Davide Moretti, terzo anno a Texas Tech con 13 punti, 2,3 assist e 1,7 rimbalzi, che però prima di sbarcare in NBA vorrebbe prima farsi le ossa altrove, e anche Tomas Woldetensae, terzo anno in NCAA e primo a Virginia, che nella seconda metà della stagione appena trascorsa ha fatto vedere di che pasta è fatto. Per lui un finale di stagione da 6,6 punti, 2,2 rimbalzi e 1,1 assist. Tra gli altri collegiali a stelle e strisce c’è Gabriele Stefanini dei Columbia Lions, che però deve ancora riprendersi dopo la rottura del legamento del piede sinistro, e Mattia Da Campo, quarto anno a Seattle per lui, un buon tiratore che nell’NBA potrebbe stupire. Non da ultimo, vi facciamo il nome di Paolo Banchero, cestista che frequenta la O’Dea High School di Seattle e che deve ancora lavorare molto sui fondamentali rispetto agli altri ragazzi sopracitati, vedi il tiro dal mid-range, ma che potrebbe essere l’outsider che non ti aspetti.
Addio cari vecchietti e grazie di tutto!
I “vecchietti” Belinelli e Gallinari ormai non hanno ancora troppe stagioni nelle gambe per reggere i frenetici ritmi NBA e dunque da buoni italiani speriamo di trovare presto degni sostituti che ci rappresentino negli Stati Uniti d’America. Le emozioni che hanno saputo offrirci il nativo di San Giovanni in Persiceto, che con gli Spurs ha vinto l’anello, e il nativo di Sant’Angelo Lodigiano, che ha dispensato punti e ottime triple ovunque è andato, rimarranno per sempre nei nostri cuori, adesso però, con la lacrimuccia agli occhi, è giunto il momento di fare spazio anche ad altre sensazioni. E Nico Mannion potrebbe essere lui l’indiziato numero 1 a regalarci nuovi brividi lungo la schiena quando segnerà un canestro dalla distanza magari sfidando LeBron James, che dopo il titolo vinto durante la finale con gli Heat non ne vuole proprio sapere di smettere. Perché diciamo Mannion? Perché il 19enne nativo di Siena è il predestinato tra tutti i giovani azzurri della nextgen del basket che tra poco approderanno in NBA. Essendo il giocatore italiano secondo noi più talentuoso oggi in circolazione, non fatichiamo a immaginarlo con la maglia dei Philadelphia 76ers come 21a scelta del Draft oppure con quella dei Milwaukee Bucks alla 24a, Cerbiatti che con il possibile addio di Giannīs Antetokounmpo avrebbero bisogno di ricostruire dalle fondamenta partendo proprio da una giovane promessa come Mannion. Il tempo ci darà la risposta certa che cerchiamo, tempo che sta per scadere per i nostri cari Belinelli e Gallinari pronti a incendiare per le ultime volte le retine avversarie. Quanto ci avete fatto emozionare ragazzi, ma adesso tocca alla generazione dei vari Mannion, Moretti, Woldetensae, Stefanini, Da Campo e Banchero.