All or nothing, Mourinho one-man show della docuserie Amazon sul Tottenham
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Il carismatico tecnico lusitano si prende la scena nella serie tv dedicata agli Spurs
José Mourinho ha sempre detto di essere lo “Special One”, un epiteto (auto-conferito dallo stesso) che lo ha contraddistinto, nel bene o nel male, in tutte le sue esperienze sulle panchine delle squadre più forti del vecchio continente, dal Chelsea al Porto, dal Real Madrid al Manchester United. Fino a qualche settimana fa, però, ipotizzavamo che l’essere speciale del tecnico portoghese si limitava alle questioni relative al campo di gioco e alle partite di calcio, non certo anche ai programmi e ai prodotti televisivi. Eppure, già in passato, tracce della sua imponente presenza comunicativa si sono viste nel corso delle conferenze stampa ad esempio, o per alcune uscite e massime che sono diventate veri e propri aforismi di questo sport.
Ma Mourinho è andato ben oltre e grazie alla pura forza della personalità (e all’enorme ego), ha sostanzialmente salvato e reso celebre un prodotto che altrimenti sarebbe stato visto e commentati da poche decine di migliaia di persone. Stiamo parlando di “All or Nothing: Tottenham Hotspur”, il documentario-reality in nove episodi prodotto da Amazon Prime Video che ritrae le vicissitudini sportive della formazione della Premier League nel corso della stagione 2019/2020.
Il racconto comincia con l’esonero di Mauricio Pochettino dalla panchina degli Spurs e la conseguente decisione, da parte del chairman (presidente) Daniel Levy, di optare per una personalità forte come quella di Mourinho, che intanto era reduce a sua volta da due licenziamenti nei suoi ultimi due lavori in Premier League. È così che ha inizio il “one-man show” del tecnico di Setubal, una sequela di massime e frasi ad effetto a commento della stagione appena conclusa del Tottenham, il tutto contornato da un carisma e da una mimica facciale unica nel suo genere, tanto da fare invidia persino al miglior Michale Jordan di The Last Dance.
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L’ex allenatore dell’Inter del Triplete non è mai stato un tipo timido, anche se in pochi conoscono realmente i metodi di allenamento dell’ex insegnante di Lisbona. All or Nothing finalmente offre agli appassionati di sport un assaggio di quello che accade veramente quando José Mourinho è a capo di una squadra di calcio. Lo showman carismatico che incontra la stampa prima e dopo ogni gara ufficiale è in realtà un personaggio assai diverso da quello che hanno mostrato le telecamere sinora.
Nello spogliatoio Mourinho è sicuramente un leader ma è anche una figura paterna, un amico spassoso sul campo di allenamento e un fedele consigliere quando si tratta di dare un giudizio ed un contributo su qualsiasi aspetto della vita di ogni giorno.
Se i metodi di Mourinho saranno giudicati visionari o all’antica, questo avverrà soltanto al termine della sua esperienza con gli Spurs. Ma a prescindere dalla loro efficacia, dal docu-reality di Amazon Prime emerge che lo stile di gestione del gruppo del portoghese è molto lontano dalla figura quasi minacciosa ed istrionica vista più volte nei vari post partita. Mourinho si è fatto conoscere per alcuni gesti plateali a bordo campo (come le manette indirizzate all’arbitro Tagliavento) ma resta un ineffabile imbonitore davanti e dietro le telecamere. Indubbiamente è consapevole della potenzia dei media, così come indubbiamente è conscio dell’importanza della comunicazione all’interno di uno spogliatoio: Mourinho, lo ricordiamo, parla correttamente sei lingue (portoghese, italiano, inglese francese, spagnolo e catalano) e sta seguendo un corso per impararne una settima (ovvero il coreano), così da comunicare meglio con tutti i suoi giocatori.
Insomma, sia che venga immortalato con il braccio intorno al collo di un suo calciatore o che sbraiti parole invereconde a metà tempo, Mou resta il protagonista indiscusso di questa serie e la vera ragione per assistere a tutte le puntate del docu-reality.