Calcio, obiettivo Serie A per il Monza di Berlusconi-Galliani
Il Monza è tra le favorite della Serie B alla promozione nella massima serie
La nuova stagione di Serie B 2020/2021 vede ai nastri di partenza anche il Monza che a distanza di quasi venti anni è tornato a giocare in Cadetteria, questa volta con l’ambizioso obiettivo di puntare direttamente al salto in Serie A. Almeno questa è l’intenzione dichiarata apertamente dalla nuova proprietà della squadra lombarda, subentrata nel 2018 e già capace di conquistare, a distanza di un anno dal suo ingresso, il titolo di campione della Serie C e, dunque, la promozione in Serie B.
Dietro l’exploit del Monza, come noto, c’è Silvio Berlusconi, già presidente del Milan ed ex Presidente del Consiglio, che si è voluto rimettere in gioco ripartendo proprio lì dove tutto era cominciato a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. E le premesse per provare a scalare l’ultimo colle prima della promozione in A ci sono tutte: basta dare uno sguardo alla campagna acquisti faraonica dei brianzoli che da neopromossi di diritto sono diventati i favoriti assoluti per la vittoria finale del torneo cadetto.
Sotto la guida di Silvio Berlusconi, il Milan ha vinto tutto in Italia e nel mondo, arrivando ad essere una vera e propria squadra da leggenda. La speranza dell’ex numero uno dei rossoneri è quella di ripercorrere, anche con il Monza, i fasti del Milan che negli anni novanta dettava legge nel vecchio continente. Anche per questo motivo, Berlusconi, prima di avventurarsi nuovamente nell’universo calcistico, si è affidato all’esperienza di uno dei suoi più cari consiglieri e dirigente sportivo tra i più vincenti della storia del calcio in Italia, Adriano Galliani, che proprio con il Milan ha vinto 29 trofei in 31 anni, sfoggiando di partita in partita la sua ormai famosa cravatta gialla, diventato uno dei gesti scaramantici più famosi della storia del calcio.
Galliani dietro le quinte sta muovendo i fili in casa Monza, contribuendo a creare quella macchina perfetta che, almeno fino allo scorso campionato, non ha visto rivali in campo. Ma, ovviamente, la Serie B non è la Serie C. Quest’anno in particolare, il torneo cadetto presenta un coefficiente di competitività molto alto, con tante squadre che sulla carta possono ambire al salto di categoria. Se da un lato le tre retrocesse dalla Serie A, Lecce, Brescia e Spal, hanno in sostanza mantenuto l’organico dell’ultimo anno (e dunque tanti calciatori di categoria superiore), dall’altro troviamo squadre come l’Empoli o il Chievo che da anni mirano al ritorno nel massimo campionato; a queste squadre, nel novero delle pretendenti alla promozione, vanno aggiunte il Monza e un’altra neopromossa, la Reggina, che come la società brianzola ha condotto un mercato di rafforzamento che ha visto pochi eguali nella categoria.
Tuttavia, il Monza di Berlusconi e Galliani si è mosso prima e, probabilmente, meglio, portando al Brianteo giocatori del calibro di Kevin-Prince Boateng, un autentico lusso per la categoria. Oltre all’ex Milan, in biancorosso quest’anno sono arrivati il terzino sinistro brasiliano Carlos Augusto (classe 1999 e già nel giro delle nazionali carioca), il danese Christian Gytkjær (capocannoniere dell’ultimo campionato polacco) ed il bosniaco Mirko Marić (che, invece, ha vinto il titolo di capocannoniere in Croazia).
Niente male per una neopromossa in B che adesso, sotto la guida di Cristian Brocchi, dovrà farsi valere anche sul campo. Sul finire degli anni settanta il sodalizio brianzolo per quattro stagioni di fila sfiorò la massima serie. L’ultimo decennio del Monza è stato però segnato da delusioni, retrocessioni e fallimenti, prima della cessione del pacchetto azionario alle società della famiglia Berlusconi che in pompa magna ha promesso alla piazza brianzola uno stadio nuovo ed un futuro (prossimo) in Serie A, magari a San Siro, per sfidare il passato di Berlusconi in un match che almeno per il neo patron brianzolo sarà vietato ai deboli di cuore.