Copa Libertadores, la storia della “Champions League” del Sud America questa volta la scriverà il Palmeiras o il Santos!
La manifestazione più imprevedibile e colorata di tutto il Sud America spiegata in breve
Un viaggio alla scoperta del pallone sudamericano più bello
71 anni di età e non dimostrarli affatto. 71 sono le primavere non di una persona giovanile a noi cara bensì di una manifestazione calcistica dal seguito planetario come la Coppa Libertadores o, meglio, la Copa Libertadores. Era il 1960 quando si tenne la prima edizione di questo torneo, vinto dal Peñarol in finale con l’Olimpia Asunción, inizialmente conosciuto come “Copa de Campeones de América”. Perché questa denominazione? Perché la CopaLibertadores nacque sulla falsa rigadella Coppa dei Campioni d’Europa a cui erano ammesse solamente le squadre vincitrici dei tornei nazionali. Dunque teoricamente tutte le squadre vincitrici delle federazioni sudamericane potevano partecipare a questa nuova manifestazione, ma in realtà vi aderirono inizialmentesolo quelle che facevano parte del CONMEBOL, ovvero la Confederazione calcistica del Sud America. Vi starete chiedendo:” Ma perché mai inventarsi la Copa Libertadores?”. Perché si voleva trovareun avversario (il vincitore della Copa Libertadores appunto) che potesse sfidare i campioni d’Europa per la conquista della Coppa Intercontinentale. E così nacque uno dei tornei di calcio più belli e colorati al mondo. Nemmeno il tempo di capirne il funzionamento ed ecco che nel 1965 si decise che d’ora in avanti avrebbero preso parte al torneo anche le seconde classificate dei campionati sudamericani. A partire da quell’anno la denominazione Copa de Campeones non aveva più senso e venne sostituita con “Copa Libertadores”. Il tempo passa veloce grazie anche a finali pazzesche come River Plate-Peñarol 2-4 del 1966 e dalle 7 squadre iniziali si passa alle 47 dei giorni nostri che, come sapete, diventano 32 ripartite in 8 gruppida 4 l’uno.
Un ripasso veloce (ma non troppo) del palmarès
In attesa di sapere se sarà il Palmeiras oppure il Santos ad aggiudicarsi il 30 gennaio l’ultima edizione della spettacolare Copa Libertadores non possiamo non ripassarne insieme il palmarès. Tra le squadre vincitrici ci sono l’Independiente con 7 trionfi, subito tallonato dal Boca Juniors con 6, che detiene un record importante avendo giocato più finali in assoluto (11). Al terzo posto con 5 il Peñarol, vincitore della prima edizione nel 1960, e a seguire River Plate ed Estudiantes con 4. Oltre a queste corazzate sudamericane, ci sono anche piccole realtà come il LDU Quito che nel 2008 alzò la coppa al cielo, così come l’Once Caldas nel 2004 e il Vélez Sarsfield nel 1994. Come vedete non sono poche le formazioni che hanno vinto la Copa Libertadores e il motivo è perché il massimo torneo sudamericano di calcio è imprevedibile e aperto a qualsiasi risultato, un po’ come la nostra Champions League che è tornata finalmente a emozionarci. Europa e Sud America, in questo caso, non potrebbero essere più simili!
Piccole interessanti curiosità
Da 71 anni il Sud America del pallone vive per questa manifestazione, 71 anni in cui è successo di tutto. Oltre a vittorie improbabili come quella del Colo-Colo nel 1991, ci sono state anche situazioni curiose che è meglio sapere se si vuole avere una visione completa della Copa Libertadores. E quali sarebbero queste situazioni curiose? Eccovene alcune:
- Nel 1998 la Toyota sponsorizzò la Copa Libertadores che divenne Copa Toyota Libertadores
- Nel 2005 il nuovo sponsor Santander creò un logo ad hoc e scelse un inno (Inno alla gioia XI Sinfonia di Beethoven)
- Nel 2018 per problemi di ordine pubblico, la coppa non è stata assegnata in Sud America ma a Madrid
- Nel 2019 si è giocata la prima finale secca della storia in campo neutro (vittoria del Flamengo)
Pronti per la finale Palmeiras-Santos?
Non potevamo concludere questo nostro viaggio alla scoperta della Copa Libertadores senza dirvi qualcosa della finale che vedrà di fronte Palmeiras e Santos. Il Palmeiras dopo 20 anni ritorna in finale rischiando tantissimo in semifinale: dopo lo 0 a 3 dell’andata ottenuto in casa del River Plate ha subito il ritorno degli argentini che si sono imposti per 0 a 2. Per un soffio Il River Plate non ha fatto un miracolo calcistico! Discorso diverso per il Santos che, dopo lo 0 a 0 dell’andata, si è imposto nella gara di ritorno per 3 a 0 sul Boca Juniors. Dunque la finale contro ogni pronostico sarà tutta brasiliana – in pochi avrebbero scommesso sul Palmeiras –. A che partita assisteremo?A una partita scoppiettante e piena di goal perché il calcio brasiliano è pura gioia che si esprime appunto a suon di goal.