Cosa manca ai Nets per puntare all’anello?
Con l’arrivo di Harden, Brooklyn è già pronta per conquistare il titolo NBA?
Con la giusta alchimia, Brooklyn potrà sognare in grande quest’anno (e non solo quest’anno)
Alchimia da qualche mese a questa parte è la parola ricorrente della Brooklyn del basket che quest’anno (e non solo quest’anno) potrà sognare finalmente in grande. Alchimia è anche la password necessaria alla Brooklyn del basket per superare il firewall, inteso come muro delle resistenze, di quelle big dell’NBA che vogliono conquistare a tutti i costi il titolo del 2020-2021. E tra queste big ci sono ovviamente i Lakers di James e Davis, pronti a bissare il successo dello scorso anno, ma anche i Clippers di Leonard e George, i Bucks di Antetokounmpo e Middleton e i 76ers di Embiid e Simmons. Se fino a dicembre i Nets non rientravano certo nella categoria delle pretendenti al titolo, con l’arrivo di Harden a metà gennaio tutto è cambiato: il trio Harden-Durant-Irving, soprannominato Brooklyn Big Three, nei favori degli scommettitori è dietro al solo duo James-Davis. Ma basterà far scendere sul parquet tre super-star di livello planetario per puntare alla vittoria finale?
Abbasso gli egoismi, viva il gioco di squadra
Di una cosa siamo certi: Il trio Harden-Durant-Irving ce l’hanno solo i Nets! Nessuna squadra NBA oggi ha a disposizione tre giocatori di questo livello tutti insieme. Però c’è un però: non bastano tre fenomeni per formare un quintetto vincente, o meglio, un roster vincente. Certo senza l’abilità di Irving nell’incendiare la retina dal mid-range, senza la capacità di Durant di spaccare in due la partita quando decide che è ora di alzare il livello del gioco e senza la maestria di Harden per quanto riguarda lo step-back da tre e ora anche i passaggi non si va da nessuna parte. Quello che serve – e a Brooklyn serve tantissimo – è trovare la giusta alchimia tra questi grandissimi interpreti. Se i Brooklyn Big Three impareranno a giocare insieme, evitando i soliti egoismi e individualismi da super-star, allora in quel caso i Nets potranno puntare all’anello. Diversamente sarà molto dura. La buona notizia è che per adesso Harden, Durant e Irving si stanno mettendo a disposizione della squadra e stanno pian piano imparando a conoscersi. Chi mastica basket, e soprattutto basket NBA, sa che alle super-star serve del tempo per ottenere quell’alchimia di cui si sta parlando così tanto in questo articolo. Non abbiamo alcun dubbio sul fatto che i Nets giocheranno la post-season ma avremo seri dubbi sui Nets nel caso in cui i Brooklyn Big Three si facessero prendere della smania di vittoria durante i play-off. Più l’anello si avvicinerà più ci potrebbe essere infatti il rischio che Harden decida di giocare come quando indossava la maglia di Houston, tirando almeno 30 volte a partita, oppure che Durant voglia essere decisivo come a Golden State mettendosi in proprio.
Com’è cambiata l’NBA da dicembre a oggi!
Sembra passata un’eternità dal primo mese di NBA 2020-2021, che è coinciso con il dominio pressoché incontrastato dei Lakers in trasferta, eppure sono trascorsi solamente più di 30 giorni da allora, più di 30 giorni in cui è successo di tutto. E tra le cose che sono successe ecco i Nets pronti a lottare per il titolo. L’arrivo di Harden a Brooklyn – ormai lo abbiamo capito – ha letteralmente modificato i rapporti di forza all’interno della lega: senza il Barba probabilmente la franchigia allenata da Nash avrebbe fatto sì la voce grossa a est, grazie al duo Durant-Irving, ma non avrebbe mai pensato di iscriversi nel registro delle candidate per l’anello. E invece… Ora che anche Brooklyn c’è e ci vorrà essere fino alle Finals, lasciamo la parola al parquet e al trio Harden-Durant-Irving che per vincere dovrà imparare a giocare di sistema.
Se il buongiorno si vede dal mattino…
Magari è ancora presto per parlare di alchimia tra i Brooklyn Big Three, ma gli ultimi 7 successi di fila dei Nets fanno ben sperare. Prendete la partita dominata contro i Warriors di metà febbraio: in quell’occasione Harden, Durant e Irving si sono cercati e hanno messo in mostra interessanti caratteristiche che ne fanno un trio completare. La cosa che c’è piaciuta di più in assoluto è stata la voglia del Barba di giocare per la squadra, di diventare quel playmaker che a Houston non è mai stato! Ecco, prendendo spunto dall’evoluzione dell’ex cecchino da tre è possibile parlare e sperare in quell’alchimia che permetterà ai Nets di vincere il titolo NBA.