Sinner, il nuovo fenomeno italiano del tennis
Il futuro del tennis si tinge finalmente di azzurro
“Voleva essere un campione di sci e si è riscoperto un fenomeno del tennis”.
No, questo non è l’incipit di una bellissima favola quanto la miglior frase per descrivere come è cambiata in pochissimi anni la vita di Jannik Sinner. Il giovane 19enne di San Candido era destinato a una gloriosa carriera sulla neve ma un bel giorno ha capito che non poteva vivere senza racchetta e pallina, senza quel brivido di giocarsi tutto in pochi minuti, a volte secondi. Ed eccoci qui a parlare del Sinner tennista, e non del Sinner sciatore, che a Sofia ha fatto vedere a tutti di che pasta è fatto superando in finaleVasek Pospisil e diventando il più giovane italiano di sempre a vincere un ATP.
Ottimo, ma chi è Jannik Sinner?
Un fenomeno forse meno bello a vedersi rispetto ad altri tennisti (Musetti?), un gran lavoratore, un atleta solido fisicamente ma non ancora mentalmente, un professionista con ampi margini di miglioramento che impugna già oggi con grande maestria la racchetta: ecco a voi Jannik Sinner.
“Poco italiano” per come sta in campo, visto con quanta sana arroganza cerca sempre di superare tutti e soprattutto di superare sé stesso, è la punta di diamante del tennis azzurro e il futuro italianodi questa disciplina. Non solo: il suo essere inarrestabile in certi momenti della gara (per maggiori informazioni chiedere a Pospisil) è la sua arma in più. Guardando come sta in campo Sinner in questo momento, crediamo che solo gli infortuni potranno fermare questa forza della natura per fortuna italiana.
Dalla Bulgaria con amore
L’ATP 250 di Sofia il punto di svolta?
Quello che è accaduto a Sofia ci ha fatto venire i brividi lungo tutto il corpo: vedere il nostro Jannik mettere sotto Vasek Pospisil, soffrire il suo ritorno e poi castigarlo nel finale è stato uno spettacolo incredibile offerto da un ragazzo che a 19 anni, 2 mesi e 29 giorni ha battuto non un record ma ben due record essendo il più giovane tennista ad avere vinto un ATP negli ultimi 12 anni e il più giovane tennista italiano in assoluto ad aver vinto un ATP – il record precedente era di Claudio Pistolesi che riuscì nell’impresa a 19 anni, 7 mesi e 18 giorni –. Con la naturalezza di un veterano che deve ancora farsi le ossa, Sinner già oggi impugna la racchetta come pochi altri sanno fare. Non solo: sembra assurdo vista l’età eppure il ragazzo di San Candido si distingue rispetto a molti suoi colleghi perché sa intuire la maggior parte dei colpi degli avversari e sa indirizzare la pallina dove diventa imprendibile per chiunque.
Un predestinato insomma?
Assolutamente sì considerando che dal lontano 2008 non si vedeva un tennista così giovane trionfare in un torneo del circuito (allora fu il 18enne Kei Nishikori). E dopo tanto tempo c’è riuscito un italiano e che italiano! Non vogliamo esagerare con i paragoni ma Sinner ci ricorda per certi versi un mostro sacro come Nadal, nuovo sovrano di Parigi dopo il Roland Garros 2020, per la determinatezza con cui sa stare in campo e l’umiltà che lo rendono un fenomeno con i piedi per terra come è stato (ed è tutt’ora) lo spagnolo.
In cosa può e deve migliorare Sinner?
Sinner può e deve migliorare per quanto riguarda latenuta mentale: contro Pospisil, avanti 6-4 1-0, di colpo si è come spento. Ok l’indiscutibile forza dell’avversario canadese, ma la verità è che il Jannik ha dei momenti durante la gara in cui perde la giusta concentrazione. Lavorando su questo aspetto – ricordiamo che il tempo è dalla sua parte visto che ha solo 19 anni – diventerà una leggenda del tennis e un leggendario tennista azzurro che terrà alto il nome dell’Italia per tantissimi anni.